Il quartiere Casale Caletto è una realtà difficile sia come agglomerato urbanistico di case costruite al risparmio, che come tipologia di residenti, dove la maggior parte delle persone che vi abitano convive giornalmente con azioni di malavita.
L’80% delle case sono di proprietà dell’ATER mentre, dati Comune di Roma, la percentuale di analfabetismo – intendendo l’incapacità di comprendere testi mediamente complessi – si attesta intorno al 12% così come il reddito pro-capite che è fra i più bassi di Roma.
Ed è questo il luogo dove Aicem in partnership con Lilla Onlus – Associazione Volontari Cinofili; Ass. di Promozione Sociale “UPNOS”; Comitato di Quartiere “Casale Caletto” e l’ Associazione Culturale Trousse ha voluto realizzare un progetto molto ambizioso.
Ed è proprio questo progetto dal nome “Un futuro chiamato famiglia” ad essere stato inserito dalla Regione Lazio tra le migliori iniziative ai fini della raccolta, sistematizzazione e catalogazione di Buone pratiche in ambito culturale.
La biblioteca
Un punto cardine del nostro progetto era quello della realizzazione di una una piccola ma fornita Biblioteca – in collaborazione con Biblioteche di Roma (lettera d’intenti allegata) – dedicata soprattutto ai bambini e al rapporto genitori figli (moltissimi libri sono già stati raccolti). La biblioteca viene creata per rimanere aperta e per essere arricchita anche dopo il termine del progetto con libri per bambini, adolescenti, adulti anche in lingue straniere.
Questo obiettivo è stato raggiunto grazie alla costruzione di una piccola ma fornita Biblioteca dedicata soprattutto ai bambini e al rapporto genitori figli. In particolare le mamme insieme ai loro figli hanno costruito una “libreria simbolo” di Casale Caletto con le casette della frutta e altri materiali da riciclo che hanno reso un grande capolavoro.
Il nome che la gente del posto ha deciso di darle è “La bellezza di casale caletto“. Molte mamme hanno contribuito con il portare i libri per bambini e giochi che avevano a casa in buono stato e che non utilizzavano più. Sono state fatte alcune ore di lettura ad alta voce dove le mamme, accompagnate da un professionista: hanno raccontato storie e fiabe ai loro bambini, fiabe con una morale finale (ad esempio l’importanza della cura e del rispetto dei luoghi comuni, la diversità come opportunità di arricchimento sociale ecc.).
Pet therapy
Questo è un altro obiettivo da realizzare in maniera continuativa a Casale Caletto, infatti, tramite addestratori, veterinari e psicologi abilitati due volte al mese, verrà attivato il laboratorio di Pet Therapy – già realizzato con successo presso il Centro Casale Caletto durante il primo semestre 2015 – per i bambini con disagio insieme ai rispettivi genitori.
Le Attività Assistite con Animali consistono in interventi di tipo educativo-ricreativo e di supporto psico- relazionale.
Counseling maschile femminile e familiare
Per il terzo anno consecutivo verrà attivato il servizio di counseling che, negli anni precedenti, ha avuto molta partecipazione. Il servizio dello sportello psicologico offerto dall’associazione AICEM è aperto il mercoledì pomeriggio. Si punta alla soddisfazione degli utenti e all’innalzamento del “benessere” fisico, psicologico e sanitario.
L’approccio non direttivo e accogliente di questo servizio è molto utile ad affrontare i momenti critici dovuti a ciclo vitale della famiglia (nascita di un figlio, difficoltà economiche, lutti, separazioni, problemi riguardo alla genitorialità ecc.). Il processo di counselingconsiste in una serie di incontri o con l’intero nucleo familiare o un solo membro, o una coppia.
Incontri interculturali
Attraverso la lettura di usi e tradizioni delle persone di diversa nazionalità che frequentano il centro (esempio ricette della propria nazionalità, i balli ecc.) si raccolgono informazioni al riguardo che le mamme si scambiano tra loro ma che trasmettono anche ai bambini educandoli, attraverso l’aiuto dell’esperto, all’idea della diversità come arricchimento culturale, come opportunità di nuova conoscenza.
Il teatro
Il teatro rappresenta un luogo da abitare, un contesto di esperienza dove si gioca la relazione con l’altro. Il tutto attraverso il corpo, il movimento e l’espressività all’interno di uno spazio denominato “spazio scenico”. Attraverso tutti questi elementi il bambino vive un’ occasione speciale di crescita e di conoscenza del proprio corpo e del mondo circostante.
Il laboratorio di teatro tenuto da due professioniste è un percorso sperimentale dove i genitori e i bambini vivono assieme un gioco fatto di scoperte e di magia. Un tempo per unirsi in modo solenne attraverso il corpo in movimento dando vita alle proprie rappresentazioni sceniche.
Parola chiave del progetto: Famiglia
Perchè la famiglia? Nonostante la crisi di valori della società attuale, la famiglia costituisce ancora la cellula base, il nucleo vitale della società. Come prima struttura sociale è infatti il luogo in cui si impara a conciliare diritti e doveri, la libertà propria e rispetto dell’altro è il primo luogo in cui il bambino impara a sviluppare il legame sociale.
È in famiglia che il bambino deve apprendere che esistono dei no, gli altri e delle regole di convivenza sociale. Ed è su questo nucleo base che bisogna lavorare. sempre tenendo conto di alcune linee guida fondamentali che riescono a rendere concreto e realizzabile il progetto del Centro Culturale di Casale Caletto.
Parliamo di:
– autogestione; pensiamo infatti, ad un progetto della e per la cittadinanza;
– autorecupero e l’autofinanziamento; in una società dell’eccesso, vogliamo sperimentare l’autorecupero come forma di riutilizzo e di scambio di materiali;
– antirazzismo e l’inclusione sociale visto non solo in un’ottica passiva di tolleranza, ma anche come riconoscimento dell’altro e delle possibilità d’ arricchimento che porta con sé, la differenza come opportunità di crescita;
– attenzione alle esigenze e bisogni del singolo; questo per contrastare l’avvento di una globalizzazione che ci vuole tutti uguali; noi vogliamo invece riscattare l’individualità dei soggetti attraverso processi di empowerment, ovvero la scoperta e l’utilizzo delle proprie risorse personali;
– attenzione e il rispetto delle differenze, attraverso un’analisi di comunicazione e rapporti visti in un’ottica di scambio ed arricchimento;
– libera circolazione dei saperi, rivolta alla cultura in ogni sua forma, con un’attenzione particolare alla famiglia con qualsiasi forma di arte e cultura, per una libera circolazione delle idee;
– potenziamento della sede utilizzata del CENTRO CULTURALE CASALE CALETTO grazie all’implementazione di attività di formazione nel settore del video, teatro, danza, musica con laboratori mirati alle diverse classi di età incoraggiandone l’iniziativa nel settore delle arti dello spettacolo. Realizzandovi la massima partecipazione dei destinatari delle attività e costituendone un polo di aggregazione per le persone del territorio considerato.